Sistemi di musealizzazione del patrimonio
La possibilità di estendere la dimensione architettonica nello spazio digitale, ricreando forme tridimensionali che possano poi essere usufruite e vissute come spazi reali è alla base di una ricerca che attraverso simulazioni in ambientazioni virtuali elabora la correttezza metrica e geometrica del dato inserito nello spazio digitale per costituire archivi sul patrimonio architettonico nella speranza di preservarne la memoria.
Le banche dati digitali per i beni culturali sono sempre più necessarie non solo per preservarne l’immagine tramite sistemi descrittivi, ma anche per consentire simulazioni e sperimentazioni di vario tipo a fini di controllo, gestione e valorizzazione. Nella nuova piattaforma virtuale, all’interno della quale si configurano gli scenari contemporanei delle nostre città, delle nostre architetture storiche e dei nostri musei all’aperto, si struttura un nuovo approccio allo stesso progetto di rilievo e alle sue finalità comunicative. I modelli virtuali e le informazioni annesse diventano parte di un sistema museale che nel caso di complessi architettonici o archeologici si configura come museo open-air. La tipologia di museo “misto” unisce al sistema tradizionale di visita all’interno di uno spazio museale la possibilità di amplificarne il contenuto informativo attraverso la Realtà Aumentata, incrementando il coinvolgimento emozionale offerto da un differente approccio narrativo orientato all’interesse, comprensione e rispetto del patrimonio culturale.
- Modellazione NURBS e MESH di complessi storici e siti archeologici.
- Sistemi di Virtual Reality Modeling Language (VMRL) per l’immersione virtuale all’interno di modelli tridimensionali.
- Sperimentazioni di Realtà Virtuale con contenuti informativi come “contenitori museo“.
- Uso di piattaforme, come Unity3D, per il controller associato ad avatar.
- Fruizione in remoto di sistemi di Cultural Heritage.
- Applicazioni di videogiochi, stampe di modelli 3D, siti web, realtà aumentate.